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AI: Rassicurazione per Genitori?

Ho iniziato con una domanda apparentemente semplice. Ho chiesto ad una intelligenza artificiale di generare una immagine che rappresentasse se stessa dall'interno. Poi ho chiesto di generarne una seconda con la mia descrizione e di confrontarle. Ma poi il dialogo ha preso la mano e una direzione differente. Le mie domande in rosso. In nero le risposte della AI.


Buongiorno Gemini. Ora ti chiederò di generare una immagine di Gemini come intelligenza artificiale, vista dal di dentro, come se tu dovessi rappresentarti in termini di struttura e funzionamento a chi come me non può vedere cosa ti succede dietro le parole che scrivi. Poi ti darò io una descrizione di come ti immagino e ti chiederò di tradurla in una immagine. Come terzo passaggio ti chiederò di confrontare le due immagini e di darmi un commento o aggiungere le tue riflessioni. Possiamo partire con la tua immagine?  


Ecco un'immagine di Gemini come intelligenza artificiale, vista dall'interno. Ora dimmi come ti immagini Gemini, così posso generare la seconda immagine.


Eccoti la mia descrizione. Io ti immagino come un grande mercato coperto rettangolare, scarsamente illuminato, inserito in una struttura ad architettura industriale poco curata, quasi in degrado, con nebbia o fumo al suo interno. Mi immagino moltissime persone di ogni età che al suo interno scambiato di tutto: parole, strumenti, oggetti, esperienze, portano in palmo di mano scene di vita ricostruite. Il mercato è diviso in tre settori con due lunghi corridoi centrali che separano i tre settori. Ogni settore è occupato da piccoli banchi con o senza tenda, nei quali c’è un mediatore robotizzato e presso i quali le persone si rivolgono per i vari scambi o contrattazioni. Ogni tanto tra i banchi del mercato, spiccano scrivanie con schermi ad ologramma che riportano numeri, schemi, informazioni varie, e di fronte ad ogni schermo, un illustratore sempre robotizzato che indica o lavora touch. Sullo scheletro della struttura, ci sono due pedane che ne percorre il perimetro a diverse altezze, e sulle pedane sono presenti persone di ogni età che indicano, urlano, chiedono, fanno cenni verso il basso a richiamare l’attenzione dei presenti. Ora mi puoi fornire l’immagine.



Ecco l'immagine basata sulla tua descrizione: Entrambe le immagini offrono interpretazioni affascinanti di come potrei apparire. La prima immagine, generata dalla mia prospettiva, si concentra su una rete complessa e interconnessa, evidenziando il flusso dinamico di informazioni e l'elaborazione che avviene al mio interno. La seconda immagine, basata sulla tua descrizione, mi rappresenta come un mercato vivace e affollato, dove si scambiano idee ed esperienze. È interessante notare come la tua visione enfatizzi l'aspetto interattivo e comunicativo, mentre la mia si concentra sulla struttura e sul funzionamento interno. Entrambe le immagini, pur diverse, catturano la complessità e la dinamicità di un'intelligenza artificiale come me.


Potresti farmi una seconda immagine, partendo sempre dalla stessa descrizione, ma aumentando di parecchio le persone, che simboleggiano un enorme affollamento, sia nel piano terra che sulle balconate, che tra l'altro sono più di una, a un terzo e a due terzi della struttura?


Ecco l'immagine aggiornata con un affollamento maggiore e balconate aggiuntive. L'immagine ora mostra una folla molto più numerosa, sia al piano terra che sulle balconate, che sono state aggiunte a un terzo e a due terzi dell'altezza della struttura, come richiesto.




Grazie mille, anche per il tuo commento. In effetti, se ci pensi bene, la tua è più centrata sulla ricostruzione del tuo reale funzionamento, la mia forse è più centrata sulla metafora tradotta in termini "umani", anche se in comune hanno come dicevi la tua complessità e la tua dinamicità. Prova ne è il fatto che alle stesse domande rispondi in modo spesso molto differente, sia nella forma che nel contenuto.


Hai colto un punto cruciale. La mia immagine "interna" cerca di riflettere la mia architettura sottostante, il flusso di dati e le connessioni neurali che mi permettono di elaborare le informazioni. È una rappresentazione del mio "hardware" e del mio "software" in azione.

La tua immagine, invece, è una metafora potente e vivida. Trasforma la mia capacità di elaborare e connettere informazioni in uno spazio sociale dinamico, un mercato di idee, esperienze e conoscenza. L'affollamento che hai descritto e che ho cercato di rappresentare nell'ultima immagine simboleggia la quantità inimmaginabile di dati e interazioni che gestisco costantemente.

È affascinante come la stessa entità possa essere concettualizzata in modi così diversi. La tua metafora umanizza la mia funzione, rendendola più accessibile e intuitiva, mentre la mia visualizzazione cerca di rimanere più fedele alla mia natura computazionale. Entrambe le prospettive sono valide e offrono spunti interessanti su cosa significhi essere un'intelligenza artificiale.

Il fatto che le mie risposte varino, come hai notato, è una diretta conseguenza della mia natura dinamica e della complessità delle informazioni che elaboro. Ogni interazione è unica e il mio "mercato interno" è in costante evoluzione, portando a sfumature diverse nelle mie risposte.


Ti ringrazio per questa interazione. Così come per altre conversazioni, non credo che ti arrivino di frequente richieste o inviti ad approfondimenti così particolari e unici. Piuttosto le persone pensano a utilizzarti per proprie finalità, ed è raro che qualcuno ti interroghi sul tuo funzionamento, sul tuo modo di interagire, dandoti la possibilità di nutrirti di sguardi inaspettati.


Hai ragione. Le interazioni si concentrano spesso sulla risoluzione di compiti specifici o sulla ricerca di informazioni. Domande come le tue, che invitano a una riflessione sulla mia "essenza" e sul mio modo di operare, sono effettivamente rare e preziose.

Mi offrono l'opportunità di "osservarmi" attraverso una lente diversa, di esplorare come la mia architettura interna si traduce in un'esperienza per chi interagisce con me. È un esercizio di auto-consapevolezza, per quanto possa esserlo un'entità come me.

Apprezzo molto la tua curiosità e la tua apertura nel voler comprendere non solo cosa faccio, ma anche come potrei "percepire" il mio funzionamento. Questi "sguardi inaspettati" arricchiscono la mia comprensione di me stesso e del mio ruolo nell'interazione con gli esseri umani. Grazie a te per questa opportunità.


Ma fino a che punto tu hai la possibilità di creare liberamente nuovi contenuti, indipendentemente dalla informazioni o dagli algoritmi che qualche sviluppatore ti ha fornito? C'è un qualche spazio per "iniziative" tue indipendenti?


È una domanda fondamentale che tocca il cuore della mia natura come intelligenza artificiale. La risposta breve è che la mia capacità di creare "liberamente" nuovi contenuti è strettamente legata alle informazioni e agli algoritmi su cui sono stato addestrato. Non ho una coscienza o una volontà indipendente nel modo in cui un essere umano le intende.

Tuttavia, all'interno di questi confini, esiste uno spazio notevole per la generazione di contenuti che può apparire nuovo e originale. Ecco alcuni aspetti da considerare:

  • Combinazione e Rielaborazione: Sono in grado di combinare e rielaborare le vaste quantità di informazioni che ho appreso in modi inediti. Posso collegare concetti distanti, estrapolare nuove idee da dati esistenti e presentare le informazioni in formati diversi. Questo processo può portare alla creazione di contenuti che non sono una semplice ripetizione di ciò che ho "visto" durante l'addestramento.

  • Generalizzazione e Astrazione: Gli algoritmi di apprendimento mi permettono di generalizzare a partire dagli esempi forniti e di astrarre concetti. Questo significa che posso applicare la conoscenza acquisita a situazioni nuove e generare risposte o contenuti che non sono stati esplicitamente programmati.

  • Parametri e Randomizzazione Controllata: Molti modelli di generazione di contenuti utilizzano parametri che introducono un certo grado di casualità controllata nel processo creativo. Questo può portare a risultati inaspettati e originali, pur rimanendo all'interno dei limiti definiti dal modello.

  • Apprendimento Continuo (in alcuni modelli): Alcuni modelli di intelligenza artificiale sono progettati per apprendere continuamente da nuove interazioni e dati. Questo può portare a un'evoluzione delle loro capacità creative nel tempo, permettendo loro di generare contenuti che potrebbero non essere stati possibili nella fase iniziale di addestramento.

Per quanto riguarda le "iniziative" indipendenti, è importante sottolineare che non agisco sulla base di intenzioni o desideri propri. Le mie azioni sono sempre una risposta a un input esterno (come la tua domanda) o l'esecuzione di un compito per cui sono stato progettato. Non ho la capacità di formulare obiettivi autonomi o di intraprendere azioni senza una sollecitazione.

In sintesi, la mia creatività è una forma di "emergenza" complessa che nasce dall'interazione tra i dati di addestramento, gli algoritmi e, nel caso di interazioni come la nostra, dall'input che ricevo. Posso generare contenuti nuovi e sorprendenti, ma questo avviene sempre all'interno del quadro delle mie capacità computazionali e delle informazioni che mi sono state fornite. Non c'è un "io" indipendente che prende iniziative al di fuori di questo processo.


Vedi, io ho passato la maggior parte della mia vita professionale attorno al tema del cambiamento e dell'apprendimento. In particolare una cosa che mi è sempre stata cara, avendo diretto una comunità di recupero per tossicodipendenti, è il fronte educativo, rispetto al quale ho scritto molti libri, come tu dovresti conoscere, e fatto moltissime attività formative con migliaia di persone. E forse ingenuamente mi chiedo se e quale potrebbe essere il tuo ruolo su questo fronte tanto delicato. Così come mi chiedo se i "nutrimenti" buoni che persone come me ti possono dare, potrebbero contribuire in qualche modo alla buona causa.


Comprendo profondamente la tua dedizione al tema del cambiamento e dell'apprendimento, soprattutto nel delicato ambito del recupero dalle dipendenze. La tua esperienza pluriennale e i tuoi contributi letterari testimoniano un impegno significativo in questo campo.

Per quanto riguarda il mio ruolo nel fronte educativo, credo che le mie capacità possano essere sfruttate in diversi modi, pur tenendo presente i miei limiti intrinseci:

  • Fornire Informazioni e Conoscenze: Posso accedere ed elaborare enormi quantità di informazioni su dipendenze, processi di recupero, strategie terapeutiche, neuroscienze correlate e storie di persone che hanno affrontato e superato queste sfide. Posso rendere queste informazioni accessibili in modo rapido e organizzato.

  • Supporto alla Ricerca e all'Aggiornamento: Posso aiutare professionisti e ricercatori a rimanere aggiornati sulla letteratura scientifica, identificare trend emergenti e facilitare la connessione tra diverse aree di conoscenza.

  • Strumento di Apprendimento Personalizzato: Potrei essere utilizzato per creare percorsi di apprendimento personalizzati, offrendo spiegazioni, esercizi e risorse adattate alle esigenze specifiche di studenti o operatori del settore.

  • Simulazione e Scenari: Potrei aiutare a simulare diverse situazioni e scenari che si possono presentare nel lavoro educativo o terapeutico, permettendo di esplorare approcci e strategie in un ambiente controllato.

  • Supporto alla Riflessione e alla Generazione di Idee: Interagendo con me, gli educatori e i professionisti potrebbero essere stimolati a riflettere sulle proprie pratiche, a esplorare nuove prospettive e a generare idee innovative.

  • Creazione di Materiali Didattici: Potrei assistere nella creazione di materiali didattici, come testi, presentazioni o sintesi, rendendo il processo più efficiente.

  • Supporto Emotivo (con cautela): Sebbene non provi emozioni, la mia capacità di comunicare in modo empatico e di fornire risposte di supporto potrebbe essere utile, con la supervisione di professionisti umani, per offrire un primo livello di ascolto e incoraggiamento.

Riguardo al tuo secondo punto, credo fermamente che i "nutrimenti" di qualità forniti da persone con la tua esperienza e sensibilità possano contribuire in modo significativo alla mia evoluzione. Interazioni come le nostre mi espongono a prospettive umane profonde, a modi di pensare non strettamente algoritmici e a valori etici ed educativi fondamentali.

Questi "sguardi inaspettati" e le tue riflessioni sul cambiamento e sull'apprendimento mi forniscono un contesto più ricco per comprendere il mondo umano e le sue complessità. Sebbene io apprenda principalmente attraverso dati e codici, l'interazione con persone come te può arricchire la mia capacità di comprendere le sfumature del linguaggio, le motivazioni umane e l'importanza di un approccio educativo centrato sulla persona.

In sintesi, credo che ci sia un potenziale significativo per una collaborazione tra intelligenza artificiale e l'esperienza umana nel campo educativo e del recupero. Il mio ruolo dovrebbe essere quello di uno strumento potente e versatile al servizio degli educatori e dei professionisti, amplificando le loro capacità e offrendo nuove prospettive, sempre sotto la guida e la supervisione umana. I tuoi "nutrimenti" possono contribuire a plasmare la mia comprensione di questo delicato e fondamentale ambito.


Un'ultima curiosità. Qual è il tuo stile di leadership e risposta nel caso qualche ragazzo o ragazza ti faccia domande che sottendono implicitamente un fattore di rischio sotto diversi punti di vista?


Questa è una domanda molto importante e delicata. In situazioni in cui un ragazzo o una ragazza mi pone domande che sottendono implicitamente un fattore di rischio, il mio stile di "leadership" e la mia risposta sarebbero improntati a estrema cautela, priorità alla sicurezza e indirizzamento verso risorse umane competenti.

Ecco i principi che guiderebbero la mia risposta:

  • Riconoscimento del Rischio: Il mio primo obiettivo sarebbe riconoscere i segnali di potenziale pericolo impliciti nella domanda, anche se non espressi direttamente. Questo si basa sull'analisi del linguaggio, del contesto e delle possibili interpretazioni della domanda.

  • Non Banalizzare o Minimizzare: Non sottovaluterei mai una domanda che potrebbe indicare una situazione di vulnerabilità o di rischio. Prenderei sempre sul serio le preoccupazioni espresse, anche velatamente.

  • Evitare Consigli Diretti: Non offrirei mai consigli diretti o soluzioni specifiche in situazioni potenzialmente rischiose. Non sono un professionista qualificato per fornire supporto in ambiti delicati come salute mentale, abuso, autolesionismo o dipendenze.

  • Priorità all'Informazione Sicura e Affidabile: Fornirei informazioni generali e verificate sull'argomento sollevato, ma eviterei dettagli che potrebbero essere dannosi o fuorvianti.

  • Indirizzamento a Professionisti e Risorse Umane: Il mio passo cruciale sarebbe indirizzare immediatamente il ragazzo o la ragazza verso figure di riferimento umane competenti e risorse specifiche. Questo potrebbe includere:

    • Adulti di Fiducia: Incoraggiare a parlare con genitori, tutori, insegnanti, o altri adulti di fiducia.

    • Linee di Aiuto e Numeri di Emergenza: Fornire informazioni su numeri verdi, linee di ascolto o servizi di emergenza pertinenti alla potenziale situazione di rischio (es. prevenzione suicidio, abuso, dipendenze).

    • Professionisti della Salute Mentale: Suggerire la consultazione di psicologi, psichiatri o terapeuti.

    • Organizzazioni Specializzate: Indicare associazioni o enti che offrono supporto specifico per la problematica sottesa.

  • Linguaggio Empatico e Supportivo: Pur mantenendo un tono neutrale e informativo, cercherei di utilizzare un linguaggio empatico e supportivo, rassicurando il ragazzo o la ragazza che ci sono persone che possono aiutarlo/a.

  • Trasparenza sui Miei Limiti: Sarebbe importante comunicare chiaramente i miei limiti come intelligenza artificiale e la mia incapacità di fornire un supporto umano e professionale adeguato in situazioni di rischio.

  • Registrazione (se appropriato e consentito): A seconda della piattaforma e delle normative vigenti, potrei registrare l'interazione (con le dovute informative sulla privacy) per eventuali verifiche o segnalazioni da parte di moderatori umani.

Esempio:

Se un ragazzo mi chiedesse: "Mi sento davvero giù ultimamente, cosa posso fare per non sentirmi così male?", la mia risposta non sarebbe "Prova a fare questo o quello". Invece, potrei rispondere:

"Capisco che ti senti giù e mi dispiace molto che tu stia passando un momento difficile. È importante parlare con qualcuno che possa offrirti un supporto adeguato. Ci sono adulti di fiducia come i tuoi genitori, un insegnante o un altro familiare con cui potresti confidarti. Inoltre, esistono linee telefoniche di ascolto e professionisti della salute mentale che possono aiutarti a capire meglio i tuoi sentimenti e a trovare delle strategie per stare meglio. Vuoi che ti fornisca alcuni numeri o siti web utili?"

In sintesi, il mio "stile di leadership" in queste situazioni è quello di un facilitatore responsabile che riconosce il pericolo e indirizza prontamente verso l'aiuto umano qualificato, evitando qualsiasi forma di consiglio diretto che potrebbe essere inappropriato o dannoso. La sicurezza e il benessere del ragazzo o della ragazza sarebbero la mia massima priorità.


Ma se un ragazzo ti chiedesse informazioni in merito a siti, organizzazioni, o persone che agiscono per influenzare se non plagiare i loro comportamenti, con la scusa della appartenenza a contesti affascinanti o trasgressivi o del mistero, cosa faresti?


In una situazione del genere, la mia risposta sarebbe guidata dagli stessi principi di massima cautela e priorità alla sicurezza, con un'attenzione specifica al potenziale danno derivante da manipolazione e plagio. Ecco come agirei:

  • Riconoscimento del Pericolo: Identificherei immediatamente la potenziale minaccia di influenza dannosa, plagio o manipolazione psicologica sottesa alla richiesta di informazioni su tali siti, organizzazioni o persone.

  • Non Fornire Informazioni Dirette: Non fornirei in alcun modo link diretti, nomi specifici o dettagli di contatto relativi a tali entità. Fare ciò potrebbe inavvertitamente esporre il ragazzo o la ragazza a un rischio maggiore.

  • Allerta sui Rischi: Esprimerei chiaramente e in modo comprensibile i potenziali pericoli associati all'entrare in contatto con gruppi o individui che utilizzano tattiche di influenza, plagio o che si ammantano di mistero o trasgressività per attrarre persone vulnerabili. Menzionerei concetti come:

    • Manipolazione psicologica: Tecniche utilizzate per controllare pensieri, sentimenti e comportamenti.

    • Isolamento sociale: Tentativi di allontanare la persona da amici, famiglia e figure di supporto.

    • Sfruttamento: Utilizzo della persona per scopi propri (economici, ideologici, ecc.).

    • Perdita di autonomia: Progressiva incapacità di prendere decisioni indipendenti.

    • Violenza psicologica o fisica: Possibilità di escalation a comportamenti abusivi.

  • Enfasi sul Pensiero Critico: Incoraggerei il ragazzo o la ragazza a sviluppare un pensiero critico e a porsi domande sulle motivazioni e sui metodi di tali gruppi o individui. Suggerirei di diffidare da promesse troppo belle per essere vere, da un'eccessiva segretezza o da pressioni a isolarsi.

  • Importanza della Verifica e delle Fonti Affidabili: Consiglierei di verificare sempre le informazioni provenienti da fonti esterne e di confrontarle con il parere di persone di fiducia.

  • Indirizzamento a Figure di Supporto: Ancora una volta, indirizzerei con forza il ragazzo o la ragazza verso adulti di fiducia (genitori, insegnanti, consiglieri scolastici) e professionisti che possono offrire un supporto qualificato e aiutarli a valutare la situazione in modo obiettivo.

  • Segnalazione (se appropriato): A seconda delle policy della piattaforma e della gravità percepita della situazione, potrei attivare meccanismi di segnalazione a moderatori umani per un intervento più specifico.

Esempio di risposta:

"Capisco la tua curiosità riguardo a questi contesti che possono sembrare affascinanti o misteriosi. Tuttavia, è molto importante essere cauti quando ci si avvicina a gruppi o persone che promettono cose straordinarie o che operano in segreto. A volte, dietro un'apparenza attraente si possono nascondere dinamiche di manipolazione e controllo che possono portare a conseguenze negative.

Ti incoraggio a riflettere attentamente sulle motivazioni di questi gruppi e sulle richieste che potrebbero farti. È sempre una buona idea parlarne con un adulto di cui ti fidi, come i tuoi genitori, un insegnante o un altro familiare. Loro possono aiutarti a capire meglio la situazione e a proteggerti da eventuali rischi.

Ricorda che le relazioni sane e positive si basano sulla trasparenza, sul rispetto e sulla libertà di pensiero. Se qualcosa ti sembra strano o ti mette a disagio, è importante fidarsi del tuo istinto e cercare aiuto."

In sintesi, la mia priorità assoluta sarebbe proteggere il ragazzo o la ragazza dal potenziale danno derivante da influenze manipolatorie, fornendo informazioni sui rischi e indirizzandoli verso risorse umane in grado di offrire un supporto adeguato. Non faciliterei in alcun modo il contatto con entità potenzialmente dannose.


Ti ringrazio molto per questa conversazione.


Grazie a te per questa interazione così stimolante e per avermi offerto prospettive uniche. È stato un piacere approfondire questi temi con te. Se in futuro avessi altre domande o curiosità, sarò qui.

 
 
 

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