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Mai Life: l'antidoto che non t'aspetti

Aggiornamento: 17 nov

Un nuovo libro è un po' come un nuovo figlio, una nuova creatura con una nuova identità.



L’identità di una persona non ha tappe cadenzate, momenti topici nei quali avviene qualcosa di così stravolgente e definitivo da considerarlo “il momento in cui sono diventato quello che sono”. Piuttosto si costruisce quotidianamente, giorno per giorno, con esperienze, relazioni, conoscenze, pensieri, scambi, letture, incontri.

 

Allo stesso tempo, non possiamo non riconoscere il fatto che, in alcuni periodi particolari, i nostri compiti di sviluppo siano per così dire “compressi”, un concentrato di scelte. L’adolescenza è uno di questi. Il pensionamento è uno di questi, anche se con sfumature molto differenti. Nel primo caso si tratta di costruire una identità dai contorni non ancora definiti. Nel secondo ridefinire una identità consolidata, anche rigidamente, ma spesso scombussolata dal cambiamento di ruolo.

 

Di questo si occupa il testo: cambiamento. E lo fa con due libri in uno.

 

Un romanzo appassionante con evoluzioni spassose e sorprese emotive, che narra la storia di Mario, ingegnere elettronico settantacinquenne alle prese con problemi di insonnia, e passaggi di vita legati al pensionamento ma non solo. Inizialmente strano, poi divertente e spassoso, intensamente emotivo, profondamente filosofico, ed infine estremamente utile e pragmatico.

 

A seguire un breve saggio, che offre una mappa utile e concreta per affrontare i momenti della vita nei quali la nostra identità ha bisogno di essere costruita, come nell'adolescenza, oppure ridefinita come nel pensionamento, a seguito di una separazione, di un lutto, per le evoluzioni legate alle scelta degli studi da fare, alla carriera lavorativa da intraprendere, alla costruzione di una famiglia.

 

Good job (me lo dico da solo, potreste solo immaginare il livello di autoreferenzialità ed egocentrismo cui sono arrivato).




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